In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera e pubblicata il 29 aprile, il Presidente della Federazione Cavalieri del Lavoro Maurizio Sella ha spiegato come sia forte e condivisa da tutti i Cavalieri del Lavoro la volontà di riprendere le attività, nel modo più sicuro e garantito possibile. Ha inoltre proposto la messa a punto di un prestito “Lavoro e Sviluppo” per ripartire insieme.
“Gli interventi del governo hanno un costo, necessario, per le finanze pubbliche. Ma perché non puntare sulla capacità di risparmio degli italiani? Sono convinto che se venisse lanciato un prestito “Lavoro e sviluppo” con una scadenza di 30 o 50 anni, a un tasso nell’intorno del 2%, rivolto soprattutto agli italiani, una sorta di prestito del cuore, lo Stato potrebbe raccogliere ingenti risorse su un progetto di ripresa condiviso. I Cavalieri del Lavoro non si tirerebbero indietro, ognuno in base alle proprie disponibilità. C’è poi un altro aspetto: gli investitori vedrebbero che gli italiani hanno fiducia nei titoli del loro Paese. Sul mercato noi scontiamo anche, in alcuni casi, il nostro modo di agire, di parlare, o di presentarci nelle sedi europee. Anche per questo paghiamo tassi d’interesse, legati al rischio, più alti di quello che meritiamo”. Leggi l’intervista completa pubblicata dal quotidiano Corriere della Sera il 29 aprile