“Una volta si diceva “pensa globale agisci locale” oggi il glocal è più un compromesso che genera una contemporaneità dei due aspetti aprendo a tutte le possibilità che il mercato internazionale offre e consentendo di mettere a disposizione delle competenze locali il network globale. Ciò che offriamo è, prima di tutto, formazione: occorre quotidianamente adeguarsi ad un mondo che in continuo cambiamento. Poi, lavoriamo con attenzione su tutto ciò che riguarda i passaggi di proprietà aziendale in ingresso verso l’Italia per investitori esteri e analizzando i mercati per l’espansione delle aziende italiane fuori dai confini nazionali. Aiutare il cliente a estrarre il valore atteso da una acquisizione è un meccanismo delicato: un conto è comprare un’azienda e un conto è la sua integrazione con la reatà che l’ha comprata al fine di ottenerne il valore atteso che ha legittimato l’acquisizione stessa e il relativo prezzo pagato. Inoltre, visto che la comunicazione ha assunto un valore globale, ecco che abbiamo avviato diverse sfide anche in questa realtà, con la nuova prospettiva di Axelcomm”. In una lunga intervista rilasciata a ItaliaOggi, il Cav. Lav. Franco Moscetti ha raccontato la visione con cui è nata la nuova realtà Axel Glocal Business.
L’intervista è stata anche l’occasione per fare il punto sui grandi cambiamenti aziendali imposti nel post Covid: “Occorre pensare a un modello di azienda molto più destrutturata, con un migliore equilibrio tra fisico e digitale, ma puntando sempre e comunque a una assistenza e ad un servizio di qualità rivolto al cliente. Prima si andava al supermercato a riempire il carrello, adesso le consegne sono ampiamente diffuse fino alla porta di casa. Ma nel momento in cui c’è un problema come una bottiglia di vino rotta, serve un’organizzazione di assistenza che, pur non essendo diretta e immediata come può avvenire al supermercato, deve essere comunque rapida e adeguata alla soddisfazione del cliente. Il che richiede un altro modello organizzativo oltra la disponibilità di tecnologie adeguate” ha spiegato il Cav. Lav. Moscetti che si è anche dichiarato ottimista per il futuro del Paese, a condizione che si verifichi quel cambio dirigenziale da tempo auspicato.
“Io sono ottimista per natura. Se non fossi ottimista non avrei potuto fare quello che ho fatto né farei quello che sto facendo. Ho fiducia in questo Paese: ha un potenziale che non ha nessun altro al mondo. Abbiamo però bisogno di un rinnovamento importante della classe dirigente così da generare un pensiero comune in grado di fare sistema e non di creare una moltitudine di campanili che suonano ognuno per conto proprio”.