«La sede dell’Ancorotti Cosmetics, ricavata all’interno degli ex stabilimenti Olivetti, è un modello a disposizione della città: siamo pronti ad aprire le porte della nostra azienda per condividere le strategie e le tecniche adottate nell’attenta e innovativa operazione di recupero»: così il Cav. Lav. Renato Ancorotti, patron del colosso della cosmetica internazionale che sorge in via dell’Industria, tende la mano ai progettisti del futuro polo dell’alta formazione.
![](https://www.cavalieridellavorolombardia.it/wp-content/uploads/2020/05/Ancorotti.jpg)
Perché il quartier generale dell’Ancorotti ha molto – per non dire tutto – in comune con l’edificio che fino a pochi anni fa accoglieva l’università: strutture praticamente gemelle, concepite secondo un medesimo impianto progettuale.
«Sarei felice di dare il mio contributo illustrando i risultati dell’intervento di ristrutturazione, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti». Dopo il Premio internazionale Dedalo Minosse per la committenza in architettura e quello della Biennale di Architettura di Venezia, il `restauro timido’ dell’ex Olivetti- firmato dallo studio Ermentini di Marco, Laura e Cino Ermentini con Matteo Serra – di recente è entrato anche nel novero delle 23 migliori architetture nelle opere di restauro al concorso indetto dal Consiglio Nazionale degli Architetti.
«Un rilancio dell’idea di Adriano Olivetti: diffondere la bellezza attorno a sé», motiva la commissione internazionale giudicatrice, che ha affidato alla rivista Yearbook le motivazioni della segnalazione. I giurati hanno particolarmente apprezzato il fatto che si tratta di un progetto per le persone, con innovazione e condivisione, che valorizza un modo di lavorare fondamentale per raggiungere grandi traguardi.