“Le preoccupazioni che serpeggiavano durante la scorsa estate, dovute in gran parte all’aumento incontrastato dei prezzi dell’energia, si sono concretizzate nel mese di settembre che secondo i dati in nostro possesso, registra un rallentamento della produzione rispetto all’euforia che aveva contraddistinto la ripresa post Covid. È evidente che molte realtà si trovano a fare i conti con un ridimensionamento di investimenti e consumi a causa di questa forte incertezza che si legge anche nelle aspettative future. Il risultato è un ridimensionamento dei volumi a causa della diminuzione degli ordini e un ancor più preoccupante contrazione della marginalità. Il dato positivo è la tenuta dell’occupazione”. Ha commentato il Cav. Lav. Aram Manoukian, Presidente di Confindustria Como.
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In base ai dati elaborati dall’Osservatorio Congiunturale sul fronte dell’approvvigionamento delle commodities, il mese di settembre ha visto crescere ulteriormente i listini di acquisto di oltre quattro imprese su cinque (82,7%). Oltre all’aumento del costo, due aziende di Como su tre (67,1%) hanno continuato a far fronte all’estensione dei tempi necessari a ricevere le forniture, il 39% delle ditte si è vista consegnare quantità di merci inferiori a quanto richiesto per realizzare le proprie produzioni ed, infine, una realtà su dieci (9,8%) ha riscontrato un deterioramento della qualità dei materiali approvvigionati.