Posata la prima pietra del nuovo hub ricerca e sviluppo di Olon, pronto tra un anno per il taglio del nastro. Rodano diventa così capitale dei principi attivi conto terzi, mercato di elezione del marchio della chimica-farmaceutica che nell’hinterland ha casa madre e nuovi progetti di crescita.
Per realizzare l’ottavo laboratorio della propria storia la multinazionale italiana investirà 10 milioni di euro, qui, a regime lavoreranno 50 ricercatori, si aggiungono agli altri 300 già in forza, ma nell’intera galassia aziendale – c’è anche la produzione – i dipendenti sono 2.300, insieme nel 2021 hanno realizzato 580 milioni di dollari di fatturato.
Il laboratorio si dividerà in aree, “tutte le competenze saranno integrate fra loro, in base a un modello di scambio continuo e di fecondazione incrociata allargato al resto del gruppo”. L’onore di dare il primo colpo di pala e aprire la strada a un altro pezzo di futuro è andato al ceo Paolo Tubertini. Al suo fianco, gli altri vertici societari a partire dal fondatore, il Cav. Lav. Francesco Pizzocaro colui che ha costruito l’impero che oggi conta 11 stabilimenti, – 8 in Italia, 1 in Spagna, 1 negli Stati Uniti e 1 in India – più 3 filiali: Amburgo, Florham Park NJ negli Stati Uniti e Shanghai. Insieme forniscono 295 principi attivi al mondo dei generici.