L’aumento dei prezzi dell’energia, che “mi auguro sia temporaneo”, avrà “un impatto forte sulla produzione
siderurgica. Perché la produzione, quindi la trasformazione del prodotto – sia esso minerale, carbone o rottame – ha come riducente l’energia elettrica”.
Con queste parole, riprese dal quotidiano La Provincia di Cremona, il Cav. Lav. Giovanni Arvedi, fondatore e presidente del colosso siderurgico cremonese, parlando a margine dell’assemblea di Federacciai, ha lanciato un monito sul caro energia.
“Non voglio esprimere un giudizio per conto degli altri e su quello che succederà nei bilanci degli altri. In casa nostra la produzione avrà un contraccolpo non da poco, mentre la trasformazione del prodotto avrà un impatto relativo. Il costo dell’energia del nostro Paese è quasi il doppio di quello che pagano gli altri Paesi del nord Europa. Questa è una situazione iniqua e una concorrenza sleale, un atto di discriminazione” ha spiegato.