La Fondazione A.R.M.R. (Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare) conferma il proprio impegno nella ricerca medica e farmacologica e per il 2021 annuncia una donazione di 220.000 euro a sostegno di 13 ricercatori italiani presso l’Istituto Mario Negri IRCCS.
La somma va a coprire 6 borse di studio, del valore di 18.000 euro ciascuna, indirizzate ad altrettanti ricercatori provenienti da Bergamo, Cuneo, Roma, Caserta, Salerno, Bari che da gennaio inizieranno a lavorare presso l’Istituto. A questi si aggiungono altri 7 assegni per la ricerca che la Commissione Scientifica di A.R.M.R. ha deciso di donare al fine di contribuire concretamente ad una serie di progetti, tra cui gli studi sul Covid-19, la ricerca sulle neuroscienze e quella sui pesci marcatori.
L’ammontare complessivo dei fondi destinati al 2021 è stato interamente raccolto grazie ad una catena di solidarietà che conferma ancora una volta la grande sensibilità della comunità di appartenenza. Ad aver sostenuto la Fondazione sono stati infatti tutti i volontari di “Un Sorriso per la Ricerca”, il Circuito Golfistico “Aldo Valtellina”, le Gioie di Giuliana e le 12 Delegazioni fra cui Genova, Noto, Orobie, i Lions Club del territorio e i singoli privati. Importante anche il supporto ricevuto tramite le donazioni del 5×1000 e degli istituti Banca d’Italia, Ubi Banca, UniCredit, Impresa Vitali S.p.A., Fondazione Comunità Bergamasca.
L’assegnazione delle borse studio è da sempre un momento importantissimo nel calendario annuale della Fondazione. Sono passati infatti 27 anni da quando il Prof. Silvio Garattini chiese al Cav. Lav. Daniela Gennaro Guadalupi, attuale Presidente di Fondazione A.R.M.R., di far conoscere alla Comunità bergamasca la realtà di Villa Camozzi a Bergamo dove stava nascendo il Centro di Ricerche Cliniche per le malattie rare “Aldo e Cele Daccò”, la prima struttura clinica dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri IRCCS”. Da quel giorno grazie alla costante azione della Fondazione A.R.M.R. centinaia di ricercatori hanno potuto contribuire alla ricerca affrontando, serenamente, le affascinanti sfide della frontiera medica. E grazie al loro impegno quotidiano, migliaia di persone – privati, ma anche aziende e istituzioni – hanno potuto beneficiare delle cure trovate e toccare con mano i risultati delle loro donazioni. Continua inoltre l’impegno anche presso Casa Federico, struttura ricevuta per lascito testamentario, adibita ad ospitare ricercatori o parenti di ammalati di malattie rare.
“Quello che vediamo, di anno in anno, è un potente circolo virtuoso che ci permette di guardare al futuro con speranza e fiducia. La ricerca è per noi una filosofia di vita e studiare le malattie rare ci permette di scoprire rimedi anche per quelle patologie che rare non sono. L’assegnazione delle borse di studio e degli assegni per la ricerca quest’anno assume un valore ancora più profondo e condiviso: mai come in questo 2020 abbiamo capito quanto sia necessario, e urgente, investire nella ricerca medica e farmacologica. Rivolgo un grazie sincero a chi ci ha aiutato a realizzare questo nuovo, emozionante, traguardo e il più sfidante augurio di buon lavoro ai 13 vincitori” ha commentato il Cav. Lav. Daniela Gennaro Guadalupi, Presidente Fondazione A.R.M.R.
La consueta cerimonia pubblica di consegna delle borse di studio ai vincitori quest’anno è stata declinata in formato digitale in rispetto delle attuali disposizioni di sicurezza.
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